Vivere in bilico

La definizione Disturbo Borderline di Personalità è stata utilizzata per la prima volta nella teoria psicoanalitica per definire tutte quelle condizioni al limite tra psicosi e nevrosi.

Cosa caratterizza il disturbo

Questo disturbo è caratterizzato da instabilità nei rapporti interpersonali, impulsività, problemi lavorativi, rischio di cadere nell’abuso di sostanze e comportamenti autolesivi. Le persone che ne sono affette manifestano sentimenti come rabbia, panico e disperazione derivanti soprattutto da stati di stress. Nelle relazioni con gli altri tendono a cambiare idea in maniera brusca e drammatica; nelle prime fasi del rapporto infatti idealizzano il partner per poi provare un’intensa rabbia nei suoi confronti, poiché lo percepiscono come meno attento o coinvolto nei loro confronti.

Come si manifesta l’impulsività nella vita quotidiana

Come possibile conseguenza dell’impulsività tipica di questo disturbo la persona può usare lo shopping compulsivo per gestire le emozioni intense, provando per un breve tempo nell’acquisto fatto una gratificazione che però lascia spazio rapidamente al senso di colpa. Oltre allo shopping compulsivo un’altra manifestazione dell’impulsività può essere la guida spericolata. La gamma dei comportamenti eccessivi e pericolosi è tuttavia assai più ampia.

La paura del rifiuto

Il timore del rifiuto è un tema centrale di questo disturbo di personalità. Si manifesta con un’intensa paura di essere abbandonati, che può portare ad assumere comportamenti instabili e autodistruttivi come l’autolesionismo, il consumo di sostanze o anche ad intraprendere relazioni caotiche e intense.

L’autoboicottaggio

Nel disturbo borderline è frequente l’autoboicottaggio, soprattutto nel momento in cui la persona è prossima a raggiungere un obiettivo importante. Ne sono esempi comuni le interruzioni scolastiche, lavorative o matrimoniali.

Come intervenire 

Una delle terapie più efficaci è quella dialettico-comportamentale focalizzata sull’apprendimento delle abilità di regolazione emotiva attraverso una terapia individuale e gruppi di training. Questa metodologia di intervento combina l’approccio cognitivo-comportamentale con i principi della mindfulness. Un’altra terapia spesso utilizzata è quella basata sulla mentalizzazione, che fa riferimento alla capacità delle persone di riflettere e capire lo stato d’animo proprio e altrui. È un tipo di intervento che aiuta la persona a regolare efficacemente le proprie emozioni e le relazioni con gli altri.

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